Society 5.0, digital transformation affare di stato

Una definizione di Society 5.0, ovvero di Società 5.0, potrebbe essere questa

: "Una società centrata sull'uomo che bilancia il progresso economico con la risoluzione dei problemi sociali e un sistema che integra in maniera spinta lo spazio virtuale e quello fisico". 

Che potrebbe essere una cosa molto simile a Industria 4.0, tedesca ma, probabilmente, non capito allo stesso modo da altri governi... Società 5.0 non è altro che lo sbocco delle digital transformation aziendale in tutti gli ambiti della società, al di fuori delle organizzazioni pubbliche e private.

Ma andiamo con ordine.

La Società 5.0 è stata proposta nel "Quinto piano di base di scienza e tecnologia" come una società futura alla quale il Giappone dovrebbe aspirare. Viene dopo la società venatoria (Società 1.0), la società agricola (Società 2.0), la società industriale (Società 3.0) e la società dell'informazione (Società 4.0).

Lo scenario

Oggi siamo più connessi, più informati e, quindi, più inondati di messaggi ed informazioni di qualunque altra epoca storica vissuta dall'uomo. 

In effetti, abbiamo così tanti messaggi che ci raggiungono ogni giorno, al punto che è diventato anche difficile distinguere i fatti dalla finzione, il vero dal finti. Ed è ancora più stimolante - e difficile, forse - , in questo contesto, guidare i nostri bambini, occuparci dell'educazione e della loro crescita formativa, bambini che sono più informati e più collegati ai loro coetanei in giro per il mondo, di quanto non fossimo noi nell'adolescenza collegati ai bambini che vivevano a due rioni di distanza.

E poi c'è la sfida aggiunta: questa rapida connessione fa sembrare che il tempo scorra molto, molto più rapidamente.

Non possiamo fare affidamento sul nostro attuale schema di riferimento e ai nostri modelli culturali per dare un senso al mondo di domani. Se analizziamo il contesto che abbiamo intorno e quello che ci aspetta con la forma mentis con la quale siamo cresciuti, rischiamo di arrivare alla demonizzazione di tutto, come era successo con i fumetti o ad una certa cinematografia negli anni '50 negli Stati Uniti. Smartphone, palmari, social media, software in abbonamento, big data... non sono demoni che porteranno l'umanità all'estinzione ma nuove tecnologie e modelli di comunicazione o di raccolta delle informazioni di cui dobbiamo avere la governance.
Per avvicinarci a un mondo iper-connesso e in rapido movimento, dobbiamo pensare in modo diverso a come ci avviciniamo a tutto ciò che facciamo.

Come siamo arrivati qui?

Nell'ultimo decennio abbiamo sentito parlate molto, veramente tanto, di Industry 4.0 e molte aziende sono ancora alle prese con la comprensione del concetto, cercando di capire cosa significa per il loro business. 
Ma è tempo di guardare oltre, oltre le aziende, per abbracciare una progressione più ampia, portando la digital transformation fuori dalle organizzazioni pubbliche e private, per non astrarsi dal contesto sociale nel suo insieme.

Gli stati e gli enti locali pubblici devono superare questa barriera per abbracciare una visione d'insieme che tutto conglobi e permetta, a qualsiasi livello sociale, economico, amministrativo, politico e culturale di adottare schemi mentali e modalità operative in linea con questo futuro che stiamo vivendo.
Siamo già oltre al concetto di Smart City: non abbiamo bisogno di città tecnologicamente connesse e funzionali, ma di individui che creano collettività nuova e differente, negli comportamenti, pensieri e giudizi.
Non dobbiamo più cercare di raccogliere più informazioni; ora dobbiamo dare un senso al volume enorme di informazioni che abbiamo. Questo è ciò che significa essere una società intelligente. Questa è la società 5.0.

Ma per capire le sfide della società 5.0, dobbiamo prima capire le tendenze formative che danno il contesto:

  • Il mondo è ora mobile. 5 miliardi di persone saranno in possesso di uno smartphone entro la fine del 2019.
  • Siamo ossessionati dal social networking. Un utente medio trascorre 135 minuti al giorno sui social media.
  • Siamo più connessi che mai. Entro il 2020, ci saranno 17,6 miliardi di dispositivi connessi sulla Terra.
  • Gli umani saranno gli abitanti delle città. Oltre il 60% della popolazione mondiale vivrà in un'area urbana entro il 2050.
  • E le città saranno sempre più grandi.
  • E saremo sempre più vecchi: circa un quarto degli esseri umani viventi avrà più di 60 anni entro il 2050 in tutte le regioni del mondo esclusa l'Africa.

La connessione globale e l'analisi del dato, guidati dalla tecnologia, significano un migliore processo decisionale su qualsiasi ambito.
Una società iper-connessa può prendere decisioni vitali con maggiore sicurezza, tra cui:

  • Le auto ci consigliano dove e come parcheggiare.
  • Frigoriferi che indicano quali alimenti sono più freschi e quali possono essere consumati dopo
  • Orologi che ci dicono quanto siamo idratati o qual è il nostro battito cardiaco
  • Macchinari e strumenti che rilevano variazioni nell'ambiente e controllano i cambiamenti nelle proprie prestazioni
  • L'analisi dei flussi di traffico in real time per capire dove e come intervenire in modo tempestivo.

 

Benvenuti in... "Society 5.0"

Nel marzo 2017, il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha presentato la visione del Giappone per "Society 5.0" alla fiera CeBIT di Hannover, in Germania. Il 5° piano giapponese per la scienza e la tecnologia, adottato dal Gabinetto giapponese nel gennaio 2016, ha presentato "Società 5.0" come concetto centrale.
Nel giugno 2016, Sadayuki Sakakibara, presidente di KEIDANREN (la Japan Business Federation) ha descritto il tema per l'Expo 2025 del mondo di Osaka, Kansai come "Progettare la futura società per le nostre vite". A questo proposito, ha anche descritto il concetto di "Society 5.0" come un progetto nazionale "per realizzare un futuro, in cui le vite e la convivenza sociale delle persone siano ottimizzate facendo pieno uso di tecnologie innovative come IoT, IA, robot e Big Data".

 societa 5.0 

I passaggi della storia industriale

Diamo un'occhiata alla storia della rivoluzione industriale negli ultimi due secoli per capire come l'intelligenza artificiale sia progressivamente diventata mainstream, fino all'industria 4.0.

  1. Industria 1.0 / Meccanizzazione (~ 1780-1870) - La prima rivoluzione industriale inizia a metà del 1780 dopo l'introduzione di impianti di produzione meccanica con l'aiuto di acqua e vapore, in particolare con la spoletta volante di Kay.

  2. Industria 2.0 / Produzione di massa (~ 1870-1970) - La seconda rivoluzione industriale iniziò intorno al 1870 con l'introduzione della produzione di massa ad alimentazione elettrica, basata sulla divisione del lavoro e le linee di produzione.

  3. Industry 3.0 / Automation (~ 1970-2010) - La terza rivoluzione industriale è iniziata nei primi anni 1970, quando è stato costruito il primo controller logico programmabile (PLC) Modicon 084. Ha permesso l'automazione della produzione attraverso l'uso di sistemi elettronici e IT.

  4. Industria 4.0 / Fabbriche intelligenti (~ 2011- in corso) - La rivoluzione industriale 4.0 ha dato vita a fabbriche intelligenti attraverso l'uso di sistemi cyber-fisici. Significa che sistemi fisici come macchine e robot sono controllati da sistemi di automazione dotati di algoritmi di apprendimento automatico. Il tutto con un input minimo dagli operatori umani. Lo sviluppo di nuove tecnologie come Internet of Things (IOT), produzione additiva (stampa 3D), robotica, intelligenza artificiale... è stato il principale motore del movimento che ha portato ad Industry 4.0. Queste tecnologie hanno permesso a settori come i sistemi di produzione manifatturiera il controllo delle officine e la gestione del ciclo di vita dei prodotti, per sfruttare appieno il loro potenziale.

Se studiamo la cronologia, una cosa è evidente: il tempo che intercorre tra le rivoluzioni industriali sta diventando sempre più breve, tutto corre più veloce.

In che modo IOT, Big Data e AI hanno portato all'industria 4.0?

Industry 4.0 punta alla trasformazione digitale per creare fabbriche intelligenti. I dati sono al centro di Industry 4.0, come risulta evidente dalle quattro attività principali che hanno permesso l'Industria 4.0:

1. Creare una "Connected Enterprise" - Raccogliere dati da varie "cose" fisiche (macchine, sensori, dispositivi)

2. Accumulare dati da varie fonti (Big Data)

3. Usare la potenza dell'Intelligenza Artificiale (AI) sui Big Data: l'AI viene utilizzata dalla progettazione per la raccolta dei dati fino all'analisi degli stessi per generare intuizioni reali e fruibili dai decisori. L'AI analizza i dati operativi / Big Data dai sistemi di produzione e attraverso modelli predittivi, consente ai produttori di prevedere la resa, la qualità del prodotti, il punto di rottura e i dettagli del consumo energetico delle macchine.

4. Implementare 

Con una maggiore maturità delle piattaforme IOT, stiamo raggiungendo rapidamente l'obiettivo di creare imprese "connesse". La maturità dei dati è anche significativamente raggiunta a questo punto, ma la maggior parte degli analisti e delle analisi di mercato sottolineano che ci manca ancora una certa maturità dell'IA - stiamo costruendo velocemente "imprese collegate", ma abbiamo appena iniziato a scatenare il potere dell'IA per ottenere il massimo dai dati raccolti.

Cos'è Industria 4.0

Come indica già il nome, Industry 4.0 guarda principalmente alla produzione industriale. La sua idea fondante è lo scambio di informazioni delle macchine all'interno delle aziende per ricostruire, mappare e gestire i processi.

Oggigiorno, non solo le macchine ma praticamente tutti gli oggetti sono dotati di sensori che producono informazioni sul loro stato o posizione. Ciò significa che sono disponibili molte più informazioni rispetto a prima, quando questi sensori e misuratori non c'erano. Poiché le interfacce non sono ancora chiaramente standardizzate, la quantità di informazioni aumenta e diventa impossibile elaborare, per gli esseri umani, questa mole di dati.

È qui che entra in gioco, all'interno dell'Industria 4.0, l'intelligenza artificiale (AI). Ora il computer è diventato non solo abbastanza intelligente per vincere a scacchi contro gli umani, ma anche per estrarre il significato dai Big Data. Poiché la potenza di calcolo raddoppia in meno di ogni due anni, la potenza dell'IA aumenta altrettanto rapidamente. E anche se molto resta da fare, la strada comunque è quella.

Tutto ciò apre nuove possibilità, ma anche nuovi pericoli.

Industry 4.0 nasce come parola e come concetto nella Strategia high-tech del governo tedesco; l'ultimo, pubblicato nel 2014, definisce sei campi prioritari:

  1. L'economia e la società digitale
  2. L'economia e l'energia sostenibile
  3. Il posto di lavoro innovativo
  4. La vita sana
  5. La mobilità intelligente
  6. La sicurezza civile

Il primo campo, l'economia digitale e la società, hanno reso la digitalizzazione dell'industria tedesca un tema molto importante e di primo piano, che, alla fine, ha portato al termine Industry 4.0.

Cos'è la Società 5.0?

Simile alla progressione della rivoluzione industriale dall'industria 1.0 all'industria 4.0, KEIDANREN ha pubblicato un documento che spiega una simile progressione anche nella società - sebbene le scadenze di tutte le fasi non corrispondano esattamente a quelle della rivoluzione industriale - conducendo un'analisi che rileva come, con il tempo, le rivoluzioni industriali e sociali si stiano avvicinando e il salto successivo non possa che essere una naturale unione di questi due.

Società 1.0 (società di caccia) - Fino al 13.000 A.C. quando gruppi di persone cacciano e si riuniscono in armoniosa convivenza con la natura

Società 2.0 (società agraria) - Dal 13.000 AC al 18 ° secolo, quando le persone formarono gruppi basati sulla coltivazione agricola, aumentando l'organizzazione e la costruzione delle nazioni.

Società 3.0 (Società industriale) - Dalla fine del XVIII° secolo alla fine del XX° secolo, quando le persone formarono una società che promosse l'industrializzazione attraverso la rivoluzione industriale, rendendo possibile la produzione di massa.

Società 4.0 (Società dell'informazione) - Dalla fine del XX° secolo alla fine del XXI° secolo, che ha visto l'avvento di una società dell'informazione con l'invenzione del computer e l'inizio della condivisione delle informazioni.

La strada verso societa 5.0

La società 5.0 è la futura società super-intelligente costruita sulla società 4.0, con l'obiettivo di una prospera società centrata sull'uomo.

"Society 5.0" ha lo scopo di risolvere problemi sociali usando il potere di tecnologie come IOT e AI. KEIDANREN (la Japan Business Federation) ha definito il concetto di società 5.0 come "la creazione di una nuova società intelligente che aiuta a risolvere le questioni sociali piuttosto rispetto a semplici miglioramenti della produttività. Per creare una tale società, dobbiamo eliminare gli ostacoli in cinque aree: ministeri e agenzie, sistemi legali, tecnologia, risorse umane e accettazione pubblica ".

Dall'Industria 4.0 alla Società 5.0

Society 5.0 non riguarda solo la digitalizzazione della produzione, ma la digitalizzazione a tutti i livelli della società giapponese per affrontare problemi chiave, come la carenza di manodopera e l'invecchiamento della forza lavoro. La fortunata implementazione della Society 5.0 da parte del Giappone sarà sicuramente un buon punto di riferimento anche per le altre nazioni.

L'industria 4.0 si è finora concentrata sulla risoluzione di una serie di sfide tecnologiche, come il riconoscimento vocale, l'elaborazione del linguaggio naturale e l'intelligenza artificiale. Il viaggio verso l'IA aziendale avrà bisogno dell'intelligenza artificiale per risolvere i problemi reali del settore - questo ha ancora una maturità in fasce e l'adozione non è diffusa. Anche se nel piano tedesco si va ben oltre l'industria, la parola mainstream è diventata quella. Bisogna trovare il modo di superare questo blocco che lega i governi ai luoghi di produzione, non vedendo che il tema è molto più ampio e tocca qualsiasi aspetto della natura umana

Il mondo non è una fabbrica e le cose sono molto più complesse quando si esce da un capannone, trovandoci sempre più di fronte a sfide di portata globale, come l'esaurimento delle risorse naturali in tutto il mondo, il riscaldamento del pianeta, la crescente disparità economica e un terrorismo che non conosce confini e colori. Siamo ora in un'età difficile di incertezza, con crescente complessità a tutti i livelli della società. Pertanto è fondamentale sfruttare al massimo l'innovazione per acquisire nuove conoscenze e creare nuovi valori, creando collegamenti tra "persone e cose" e tra il mondo "reale e cibernetico", come strada efficace ed efficiente per risolvere i problemi nella società, migliorando la vita delle persone e sostenendo una crescita economica sana.

Per realizzare una società del genere ,attraverso la digitalizzazione, sarà fondamentale superare tutte le sfide attraverso l'inclusione di vari soggetti, che possono essere interessati a più livelli, per condividere una visione futura comune.

A settembre 2015, le Nazioni Unite hanno adottato l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che ha come perno gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). È una sfida per ottenere un sistema completo in cui tutte le nazioni lavorano insieme per un mondo sostenibile, che spera di raggiungere sia lo sviluppo economico sia le soluzioni ai problemi della società. Il principio guida fondamentale è la realizzazione della pace e della prosperità per tutte le persone e il pianeta, rispondendo alle sfide con un'inclusività che "non lascia nessuno indietro".

L'obiettivo della Società 5.0 è quello di creare una società incentrata sull'uomo che riesca a realizzare sia lo sviluppo economico, ma anche la risoluzione delle sfide sociali, in modo che le persone possano godere di un'alta qualità della vita, pienamente attiva e confortevole. È l'ideale di una società che parteciperà in modo dettagliato ai bisogni delle persone, indipendentemente dalla regione, dall'età, dal sesso, dalla lingua, ecc. fornendo i beni e servizi necessari.

La chiave per la sua realizzazione è la fusione dello spazio cibernetico e del mondo reale (spazio fisico) per generare dati di qualità, e da lì creare nuovi valori e soluzioni per risolvere le sfide che attendono il mondo.
Questa visione nazionale, di cui il Giappone si è fatto ufficialmente carico, è una lotta per una nuova società centrata sull'uomo, che, nello stesso tempo, vuole risolvere una serie di problemi sociali. L'innovazione e la tecnologia sono al servizio di questo grande disegno.

Le prime sfide di Society 5.0

Come spiega uno dei documenti informativi del governo Giapponese

"Big Data raccolti dall'IoT saranno convertiti dall'IA in un nuovo tipo di intelligenza e raggiungeranno ogni angolo della società. Mentre ci spostiamo nella società 5.0, la vita di tutte le persone sarà più confortevole e sostenibile, in quanto alle persone verranno forniti solo i prodotti e i servizi che servono loro, nelle quantità necessarie e al momento opportuno."

dati distribuiti societa 5.0

Ad esempio, sul piano pratico, si propongono delle soluzioni per i problemi più gravi che affliggono il Giappone.

Assistenza sanitaria

Il Giappone sta affrontando una società che invecchia molto di più rispetto agli altri paesi. Il paese soffre per le crescenti spese mediche e previdenziali, oltre che per richieste di assistenza degli anziani. La soluzione non può che essere quella di collegare e condividere le informazioni dei dati medici, inclusi i record di controllo medico, di trattamento e l'assistenza infermieristica; mettere in pratica i servizi di assistenza medica remota; usare l'intelligenza artificiale e i robot nelle strutture di assistenza infermieristica, per sostenere l'indipendenza delle persone.

 

assistenza media societa 5.0

Collegando e condividendo i dati medici che sono ora dispersi in vari ospedali, verrebbe fornito un trattamento medico efficace basato sui dati.
L'assistenza medica remota consente agli anziani di non dover più visitare frequentemente gli ospedali. Inoltre, è possibile misurare e gestire i dati sanitari come la frequenza cardiaca da casa, in modo che sia possibile estendere l'aspettativa di vita, in buona salute, delle persone.

Mobilità

L'invecchiamento delle popolazione si traduce in zone rurali sotto-popolate che non hanno accesso ai trasporti pubblici. Inoltre, in Giappone, il segmento dell'e-commerce, in rapida e costante crescita, ha visto emergere la carenza di conducenti. Qui le soluzioni vanno dal promuovere l'uso della guida autonoma per taxi e autobus al fine di rendere il trasporto pubblico nelle zone rurale più disponibile e gestibile; oltre a migliorare la distribuzione e l'efficienza logistica, introducendo innovazioni
come convogli di camion gestiti da un unico conducente o veicoli senza equipaggio usando i droni.

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Le persone che vivono in zone sotto-popolate hanno difficoltà quando si tratta di fare acquisti o di andare a fare una vista in un ospedale, a causa della mancanza di mezzi pubblici. Tuttavia, i veicoli autonomi consentiranno loro di viaggiare più facilmente, mentre i droni di consegna renderanno possibile ricevere qualsiasi cosa di cui qualcuno abbia bisogno. Una carenza di personale nel settore della distribuzione, non sarà più una preoccupazione.

Infrastrutture

Il deterioramento delle infrastrutture pubbliche che erano state create durante il rapido periodo di crescita economica del Giappone, ha creato una carenza di manodopera qualificata e un aumento degli oneri finanziari per l'ispezione e la manutenzione (quando anche non fosse per la ricostruzione... vi ricorda la situazione di qualche paese è perché noi, a quanto pare, siamo messi molto peggio da questo punto di vista). Come può la trasformazione digitale supportare l'adozione del programma Società 5.0 in tutto questo?  Sensori, intelligenza artificiale e robot saranno utilizzati per ispezionare e mantenere strade, ponti, gallerie e dighe.

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Impiegando nuove tecnologie, tra cui le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, i robot, i sensori per i sistemi di ispezione e manutenzione che richiedono competenze specializzate, è possibile rilevare tempestivamente le opere che necessitano di riparazioni. In tal modo, gli incidenti e gli imprevisti saranno ridotti al minimo e il tempo dedicato ai lavori di costruzione sarà ridotto, riuscendo ad intervenire prima che il danno sia irreparabile, mentre allo stesso tempo aumenteranno la sicurezza e la produttività. Il tutto producendo un risparmio di risorse importanti, nell'economia di scala.

Society 5.0, la visione del Giappone per il futuro

La società 5.0 è la visione del Giappone per il futuro. È una società super-intelligente in cui tecnologia come big data, Internet of Things (IoT), intelligenza artificiale (AI) e robot si fondono in ogni settore e in tutti i segmenti sociali. La speranza è che questa rivoluzione informatica e tecnologica sia in grado di risolvere problemi che attualmente impossibili, rendendo la vita di tutti i giorni più confortevole e sostenibile.

"L'essenza della società 5.0 è che sarà possibile ottenere rapidamente la soluzione più adatta per soddisfare i bisogni di ciascun individuo", ha affermato il primo ministro giapponese Shinzo Abe alla Conferenza internazionale sul futuro dell'Asia nel 2017.

Se l'immaginazione è il primo passo verso la possibilità di realizzare qualcosa, la prossima grande evoluzione della società giapponese è già una possibilità concreta. Ora il settore educativo del paese ha il compito di preparare i suoi studenti a un futuro sconosciuto ma entusiasmante, creando una generazione che sarà strumentale nel farla diventare una realtà. E poiché il Giappone è già una delle società più avanzate sulla terra, il resto del mondo sta prestando molta attenzione.

"Dobbiamo fornire agli studenti le competenze sia per sopravvivere in una società in continua evoluzione, sia per guidare questo cambiamento", ha dichiarato il ministro dell'istruzione giapponese, Yoshimasa Hayashi.

Preparare gli uomini di domani

Hayashi, anche ministro della cultura, dello sport, della scienza e della tecnologia, dice di valutando con attenzione anche come adeguare il sistema educativo, al fine che questo soddisfi bisogni e i valori della società 5.0, partendo dalla scuola elementare per arrivare all'università. Una delle prime cose che ha fatto, entrando in carica nel 2017, è stata la creazione di un comitato sul tema di queste nuovo "insegnamento", includendo specialisti in aree all'avanguardia e nei temi dell'innovazione, come l'intelligenza artificiale.

Dopo molte discussioni e dibattiti, la commissione ha raggiunto una conclusione unanime: per preparare gli studenti al rapido cambiamento tecnologico, la chiave è concentrarsi sulle materie umanistiche.

"Nell'era di Google, le persone non hanno più bisogno di memorizzare ogni singolo fatto. Molte attività oggi sono svolte al meglio dai computer che non dalle persone", ha spiegato Hayashi. "Pertanto, l'accento deve essere sulle capacità umane come la comunicazione, la leadership e la resistenza, così come la curiosità, comprensione e il desiderio di continuare a leggere."

Per far sì che ciò accada, il ministro dell'educazione giapponese dice che ci sono due cambiamenti radicali che potrebbero essere critici. In caso di successo, i cambiamenti sarebbero rilevanti per i sistemi educativi tradizionali in tutto il mondo e posizioneranno il Giappone come un modello d'insegnamento nell'era dell'alta tecnologia.

Una progressione più liquida

La prima idea è quella di rendere la progressione del grado scolare più flessibile. Ciò significherebbe che, in caso di mancanza totale o totale passaggio di un anno, verranno fornite classi di supporto per garantire che non vi siano lacune nella comprensione. Ad esempio, se uno studente supera la quinta elementare ma non fa bene in matematica, può riprendere il corso di quinta elementare fino a quando le abilità sono pienamente apprese e comprese.

"È all'incirca al quinto, sesto e settimo grado scolare che le abilità di base dovrebbero essere perfezionate. Queste sono le fondamenta di tutto. Se non hai le capacità di lettura e di comprensione e ti metti a studiare storia, fisica o chimica, non capirai le definizioni e ti perderai nelle pagine che leggi", ha detto Hayashi.

Eliminare i silos tra le discipline

Esattamente come la digital transformation nell'azienda richiede il superamento dei silos tra i dipartimenti, per condividere informazioni e metodologie tra i vari reparti,  eliminare le barriere tra gli ambiti differenti di studio e le different discipline è l'altro aggiustamento che dovrebbe essere fatto affinché la prossima generazione sia preparata per un futuro super smart secondo il ministro.

Oggi in Giappone, come in molti paesi in tutto il mondo, gli studenti che partecipano agli esami di ammissione all'università sono divisi in due gruppi: quelli che studiano scienze umane e sociali e coloro che studiano scienze e matematica. La scelta è l'una o l'altra. Eppure, in un mondo in cui la tecnologia è integrata in quasi ogni parte della società e i confini tra le necessarie competenze per affrontare questioni complesse si sormontano, l'approccio non può essere così statico. Ci vuole una certa fluidità.

Il futuro che Hayashi vorrebbe vedere, si basa su un sistema educativo in cui materie come matematica, scienze dei dati e programmazione sono requisiti di base, così  come filosofia e linguaggio.

"Se stai studiando la fisica nel tuo percorso di studi principale, dovresti comunque anche studiare le altre materie di base, in modo che quando ti troverai di fronte a un problema filosofico o etico durante tua futura carriera, come il concetto di bambini progettati geneticamente, puoi unire le tue conoscenze scientifiche con l'etica e la storia del pensiero orientale ed occidentale", sostiene Hayashi.

La Società 5.0 equilibra lo sviluppo economico e risolve i problemi sociali

Si può dire che l'ambiente che circonda sia il Giappone che tutto il resto del mondo, è in un'epoca di drastici cambiamenti. Man mano che l'economia si sviluppa, la vita diventa prospera e l'accesso ai beni più conveniente, la domanda di energia e generi alimentari aumenta, la durata della vita si allunga e la società invecchia.
Inoltre, la globalizzazione dell'economia progredisce, la concorrenza internazionale diventa sempre più forte e crescono problemi quali la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, in pochi paesi e la disuguaglianza sociale e regionale.
I problemi sociali che devono essere risolti in opposizione (come compromesso) a tale sviluppo economico sono diventati sempre più complessi. Sono oramai diventate necessarie varie misure, quali la riduzione delle emissioni di gas serra, l'aumento della produzione e la riduzione della perdita di generi alimentari, la mitigazione dei costi associati all'invecchiamento della società, il sostegno all'industrializzazione sostenibile, la ridistribuzione della ricchezza e la correzione delle disuguaglianze regionali... ma, nello stesso tempo, si è dimostrato veramente difficile raggiungere sia lo sviluppo economico sia risolvere i problemi sociali, nell'attuale sistema economico-politico.

Di fronte a tali grandi cambiamenti nel mondo, le nuove tecnologie come IoT, robotica, intelligenza artificiale e big data, che possono influenzare il corso di una società, continuano a progredire. Il Giappone cerca di trasformare la società 5.0 in una nuova società che incorpori queste nuove tecnologie in tutti i settori e in tutte le attività sociali e, contemporaneamente, realizzare sia lo sviluppo economico che trovare le soluzioni ai problemi sociali.

La società 5.0 è una società centrata sull'uomo

Nella società fino ad oggi, la priorità è stata generalmente attribuita e l'attenzione è stata concentrata sui sistemi sociali, economici e organizzativi, con il risultato che è aumentato sempre di più il divario tra le persone che riescono ad accedere ai prodotti e ai servizi, in base alle capacità individuali e ad altri parametri (appartenenza famigliare, luogo, opportunità...) .

Al contrario, Society 5.0 mira a raggiungere una convergenza avanzata tra il cyberspazio e lo spazio fisico, consentendo all'intelligenza artificiale basata su big data e robot, di eseguire o supportare i lavori che gli umani hanno fatto fino ad ora.

Questo libera gli esseri umani dal lavoro e dalle attività quotidiane ingombranti, sulle quali non sono particolarmente bravi e, attraverso la creazione di un nuovo valore, consente di fornire solo quei prodotti e servizi necessari alle persone che ne hanno bisogno nel momento in cui sono necessari, ottimizzando in tal modo l'intero sistema sociale e organizzativo. 
Questa è una società centrata su ogni singola persona, con una moltitudine di servizi e programmi che si scambiano dati, non un futuro controllato e monitorato da intelligenza artificiale e robot.

Raggiungere la società 5.0 con questi attributi consentirebbe non solo al Giappone, ma anche al mondo intero, di progredire con lo sviluppo economico, risolvendo nel contempo i problemi sociali chiave, oggi ancora irrisolti. Contribuirebbe anche a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) stabiliti dalle Nazioni Unite.

Il Giappone mira a diventare il primo paese al mondo a raggiungere una società centrata sull'uomo (Society 5.0) in cui chiunque possa godere di un'alta qualità della vita. 

Conclusione: superare la scarna percezione di Industria 4.0

La società 5.0 è l'epoca storica della digital transformation: la trasformazione digitale delle aziende private e delle organizzazioni pubbliche, con il cambio che porta nella customer & citizen experience, coinvolge l'intera società e diventa l'infrastruttura che da corpo a tutto. La digital transformation è il cuore pulsante che spinge in avanti la Società 5.0, portando tecnologia ed innovazione all'interno delle organizzazioni e permettendo un salto nelle modalità operative e relazionali, abbattendo le barriere interdipartimentali.

Ma se la digital transformation all'interno dell'azienda ha bisogno di un CDO con una visione d'insieme, che si faccia evangelista e leader di un movimento, così la Società 5.0 ha bisogno di un leader politico in grado di spiegarla alle persone e di farsi carico del fardello del cambiamento.

Il Giappone si è mosso in modo audace chiamando la futura da sviluppare Società 5.0. Ciò implica che i cambiamenti riguarderanno ogni aspetto della società, non solo la produzione industriale. La Germania intende la stessa cosa, come abbiamo visto, ma la tendenza è stata distorta dalla parola densa di buzz, Industria 4.0. E così i governi italiani, quello hanno recepito: i grandi piani di supporto all'Industria 4.0, con il completo disinteresse su una visione d'insieme organica che tutto possa prendere sotto lo stesso cappello, hanno prodotto uno sbilanciamento che ha visto le aziende correre verso un'adozione forzata di alcuni modelli e principi di Industri 4.0 sul miraggio dell'iper-ammortamento, perdendosi per strada la necessità di una trasformazione digitale profonda che metta in discussione il business model dell'azienda.

Non è raccogliendo dati dalle macchine ed elaborandoli per farli diventare processi standard che si porta un'azienda nel futuro, permettendogli di cambiare il DNA per affrontare le sfide della globalizzazione e dei mercati liquidi e volatili. Dove sono i CDO all'interno delle aziende che hanno ricevuti le agevolazioni fiscali per industria 4.0? Dov'è l'economia del dato spinta dall'azione in massa in Industria 4.0? Dove sono le ripercussioni sulla scuola, sulla vita, sul poto di lavoro che l'adozione di Industria 4.0 dovrebbe portare? Chi ne sta parlando? Ecco dove stanno fallendo le politiche sull'Industria 4.0: sull'incapacità di coniugarla con un progetto più grande.

Forse per questo, per abbracciare la digital transformation in un processo ampio che tocca il quotidiano pubblico, privato e lavorativo di tutti, dobbiamo sportare il focus del nostro governo su un nuovo termine che sicuramente potrebbe stimolare un'adozione più ampia di questa vision, facendola - come dicevo prima - uscire dai capannoni per entrare nelle scuole e nelle modalità formative, nelle amministrazioni pubbliche locali, negli uffici, nel dibattito pubblico e, alla fin fine, nella vita di tutti.